La buona educazione nella scuola che cambia, ossia il bicchiere mezzo pieno della didattica digitale (Invece di bandire i telefonini dalla scuola, proviamo a farne un uso appropriato, cioè didattico)
Raffaella Conversano, Maurizio Binacchi
pp. 68-71 - download
Abstract
Nell'ultimo decennio il mondo dei media eÌ cambiato, cosiÌ come eÌ cambiato il modo in cui i soggetti imparano ad avvalersi della comunicazione per confrontarsi con la realtaÌ. L'exploit tecnologico della modernizzazione ha contribuito a modificare la cornice socio-culturale, trasformando il profilo dei giovani, i loro stili di vita e le loro abitudini, i loro modi di essere, di pensare e di comportarsi nel quotidiano. Questo senso di cambiamento nell'epoca moderna eÌ da molto tempo oggetto di un dibattito scientifico che si sviluppa fra preoccupazioni e perplessitaÌ, fra timori e nuove opportunitaÌ di socializzazione. CosiÌ l'innovazione e la “corsa” tecnologica, se da un lato consentono una democratizzazione culturale, per l’aumento delle opportunitaÌ di accesso alla 'competenza' comunicativa, dall’altro segnano inevitabilmente nuovi divari e gap socioculturali. Per capire l'intensitaÌ, la radicalitaÌ e il senso dei mutamenti che stiamo attraversando eÌ opportuno cominciare ad esplorare i territori di interazione fra processi formativi e percorsi di comunicazione, soprattutto riguardo all’universo giovanile.